Nel 1978, per volere dei Comuni e gli Enti di Promozione, nasce uno strumento unitario per la promozione dello “Sport a scuola”.
Un “Comitato organizzativo” denominato Trofeo Città di Prato, di diretta emanazione dell’Assessorato allo sport del Comune capoluogo, presso il quale aveva sede. Uno strumento anch’esso assolutamente innovativo per condividere e attivare quanto necessario per le politiche sportive destinate al mondo della scuola che mostrava allora l’esigenza di promuovere la partecipazione “di tutti” gli studenti alle attività competitive scolastiche, superando i “Giochi della Gioventù”, considerati troppo selettivi (forse solo per la realtà pratese, già all’avanguardia nella pratica per tutti). In breve tempo lo Staff tecnico formato da docenti di educazione fisica della scuola, molti al contempo anche insegnanti del CGFS e dunque con una chiara formazione culturale e sportiva, riuscì ad accrescere in modo esponenziale il numero degli studenti delle scuole secondarie coinvolti in una molteplicità di attività sportive.
Negli anni ’90 e sino ai nostri giorni, le attività di promozione del TCP e del CGFS si sono sempre più intrecciate e sostenute, convinti i medesimi “soci istituzionali” che entrambe le strutture di servizio fossero strumenti concretamente utili ai cittadini e soprattutto agli studenti di tutte le età. Non più dunque soltanto proposte di gare, campionati e tornei e sport all’aria aperta per tutti, ma l’avvio di una serie di “progetti” per introdurre l’educazione motoria fisica e sportiva in tutti i diversi ordini di scuola.
Molte altre sono state le indagini e le ricerche disciplinari, così come la convegnistica specialistica anche di carattere europeo, i seminari di studio e le sperimentazioni su particolari attività. Esperienze forti, che ancora oggi proseguono, che hanno permesso il confronto con altre realtà organizzate secondo il tradizionale modello italiano per l’avviamento giovanile allo sport che però ha riconosciuto a Prato, determinate peculiarità ed un modello unico, forse irripetibile, per la promozione sportiva giovanile. Modalità che le Istituzioni pratesi credono ancora oggi, alla luce dei bisogni che emergono nell’età dell’infanzia e ancor più in quella dell’adolescenza, pienamente rispondente ai bisogni di “pratica sportiva di qualità” che accompagna i giovanissimi ad apprendere e ad esprimersi senza quelle “pressioni” che esercita la tradizionale forma di avviamento adottata dalla maggioranza delle società sportive e dal sistema nazionale dello sport organizzato.
Dal 1995 ad oggi, sotto diverse presidenze non più coincidenti con l’Assessore Comunale allo Sport del momento, ma con figure esterne di nomina comunale, si sono succedute una serie di scelte che hanno identificato sempre più il CGFS come una struttura di servizi di qualità, affermando una propria capacità non solo organizzativa, ma anche gestionale e specialistica in vari campi di intervento.
La presidenza di Giovannella Pitigliani pose l’accento sull’attenzione agli aspetti della disabilità, con crescenti attività di riabilitazione in piscina ed attività fisiche e fisioterapiche per tutte le età e per molte tipologie traumatiche. Nacque anche un gruppo sportivo speciale per i ragazzi con trisomia 21, lo “Special Team Prato”, oggi un’importante Centro Sporthabile regionale impegnato nel Nuoto, Basket e Ginnastica Ritmica, Atletica, Bowling, operante con il SOI e con varie FSP del CIP Toscana.
Nell’anno 2006 dal CGFS si staccava il servizio di riabilitazione dando vita alla Fondazione “Centro per la Riabilitazione e le Diverse Abilità” (CRIDA), che con una dirigenza separata ed autonoma iniziò a curare autonomamente gli aspetti sanitari e di integrazione sociale, con la diretta gestione di alcune strutture di servizio pubblico e la ricollocazione di una parte del personale medico e specialistico, per una più idonea convenzione con l’ente sanitario regionale.